Gravidanza a rischio

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Il termine gravidanza a rischio può inizialmente spaventare molte donne. C’è un dato, però, che può rassicurarti e cioè che il rischio di aborto spontaneo o di dare alla luce un bambino non in salute è diminuito moltissimo negli ultimi anni. Le donne con un’età inferiore ai 18 anni hanno maggiori rischi come ad esempio di partorire prematuramente.

Le donne, invece, con un’età superiore ai 35 anni hanno un rischio più elevato di aborto spontaneo. Sono possibili, inoltre disturbi di tipo cromosomici che possono causare trisomia. Se la donna ha il diabete, poi, il bambino presenta un elevato rischio ad essere sovrappeso, perché assorbe troppi zuccheri attraverso la placenta della mamma. Altri fattori di rischio possono essere: carenza di ferro acuta, anemia, ipertensione. È bene poi, comunicare al medico se la donna ha problemi alla vescica, reni, fegato, cuore, intestino. Anche i disturbi della tiroide vanno monitorati attentamente in modo particolare in gravidanza, in modo da essere sicuri di fornire al feto la giusta dose di ormoni. Inoltre è bene comunicare se si assumono farmaci.

Altri fattori a rischio sono le malattie genetiche; è bene per tanto, assicurarti che nessuno nella tua famiglia soffra di malattie ereditarie. In caso di gravidanza a rischio è necessario affidarti al ginecologo in modo che possa esaminare a fondo fino alla 32° settimana di gravidanza. Ma altrettanto importante è restare calmi. Niente è peggio per il tuo bambino dello stress e degli spaventi (a volte inutili).

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